Il Medaglione dell’Ordine degli Avvocati  di Termini Imerese

Il Medaglione in bronzo dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese riporta rappresentati vari elementi storico - allegorici.

Nel libro ivi raffigurato si legge una citazione latina: è tratta in originale dal XXXVI capitolo del Discorso di Marco Tullio Cicerone “De Praetura Siciliensi”, scritto contro Cairo Verte, la cui stesu­ra risale al 70 a.C.

“Commoti animi sunt omnium: repertus est nemo quin mori diceret satius esse".

Il verso sottolinea l’orgogliosa commozione dei termitani per la coraggiosa difesa approntata da Stenio per i beni della città minacciati dall’avi­do Verte.

“Tutti erano commossi: Tutti dicevano che meglio sarebbe stato morire”.

Nominato proprètore in Sicilia per effetto della Lex Cornelia de imperio. Caio Verre era stato accusato di vessazione e rubcrie condotte sfaccia­tamente e spudoratamente.

Egli abusando della propria carica di governa­tore della Sicilia (73-70 a.C) si appropriò di denaro pubblico, emise condanne scandalose. violò ogni virtù pubblica e privata, vendette cari­che pubbliche e, in quanto smodatamente appas­sionato di antichità, portò via vasi, statue ed ogget­ti preziosi dalle opere pubbliche.

I siciliani non potevano ribellarsi poichè era impossibile citare in giudizio i governatori in cari­ca, seppur ladri. Dovettero attendere il 70 a.C., anno in cui decadde dalla carica di governatore della Sicilia e fu sostituito da Lucio Metello. Gli fu allora intentato un processo de repetundis (cioè per concussione).

Tra le vittime delle soverchierie di Caio Verre ci fu anche Stenio da Terme (l’odierna Termini Imerese) che impedì a Verte stesso di portare via dalla città tre antiche statue che Publio Cornelio Scipione Emiliano aveva restituito agli abitanti di Terme dopo la distruzione di Cartagine (146 a.C.). La difesa di Stenio fu affidata alla brillante orato­ria di Marco Tullio Cicerone di Arpino. Questi arringò contro Verte proprio nel Foro di Termini Imerese sottolineando il grande coraggio e la grande virtù di Stenio: la qual cosa impressionò molto i suoi concittadini.

Questo intervento di Cicerone nel Foro di Termini sottolinea accanto alla grande importanza della Città anche le sue nobili e antichissime tradi­zioni forensi.

L’oggetto della contesa con Verte riguardava tre statue di bronzo che erano state trafugate da Himera nel 480 a.C. dai Cartaginesi.

Esse raffiguravano rispettivamente la ninfa epo-idronima Himera. il poeta Stesicoro, una gra­ziosa capretta.

Tali raffigurazioni sono tuttora presenti nello stemma civico di Termini Iìnerese e. per la prima ­volta, vengono riportate nel medaglione dell’Ordine degli Avvocati di Termini Imerese, su disegno de] pittore termitano Salvatore Contino in arte Tinosa.

In detto medaglione sono inoltre raffigurati:

il Monte San Calogero o Eurako (cioè dalla bella dorsale), che dal livello del mare si erge fino a 1326 m. col suo caratteristico e inconfondibile profilo e che restituisce l’ele­mento orografico precipuo del paesaggio ter­mitano; la rada di Termini Imerese; la Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, già esistente nel secolo XV e ristrutturata tra la fine dclxvi e la metà del XV1L, con la carat­teristica cupuia già terminata nel 1646: i ficodindia e l’agave (zabara), piante impor­tate, non indigene, ma ormai bene inserite nell’habitat naturale ed assunte ad elemento caratteristico del paesaggio.

Antonio Contino,Salvatore Mantia,Salvatore Sansone

IL MEDAGLIONE

DELL’ ORDINE DEGLI AVVOCATI DI TERMINI IMERESE

Salvatore Contino (in arte Tìnosa) è nato a  Palermo nel 1922, vive ed opera da moltissimi anni a Termini Irnerese.. Dal padre fàbbro apprese l’arte di disegnare ringhiere arabescate e in stile liberty.

Ancora ragazzo, preso dalla passione per la pit­tura, andò a bottega da pittori di corretti siciliani, poi da maestri decoratori.  
Sue opere si trovano presso collezioni private a Termini imerese, Palermo, Roma, Torino Avignone, Lione, Chamher~ Parigi. Martiglia e Toronto.
Nel 1974 ha ricevuto il diploma d’onore al Salon Internationa.l “l‘ art libre”  “, Palais des Beaux  Arts, Parigi.

Artista versatile, si è cimentato con successo anche nella ceramica, nel mosaico e nella grafica.